Settembre 2020- Il 7 settembre 2020 anche per noi è arrivato quel momento che quest’anno era molto più desiderato del solito: l’inizio della scuola! Finalmente siamo ritornati nelle nostre classi! Noi insegnanti progettavamo e aspettavamo questo momento da mesi, dopo aver passato un’estate in attesa di nuove disposizioni e regolamenti sempre troppo poco chiari. Solo a fine agosto abbiamo potuto avere indicazioni più definite su cui poi programmare tutte le fasi del rientro. Il cambiamento non ci piace, ci fa paura, ma non possiamo evitarlo: o ci adattiamo o rimaniamo indietro e noi abbiamo deciso di andare avanti! Per farlo ci siamo sempre poste come priorità i bambini e i loro bisogni, cercando di adattare gli orari e le nuove urgenze alle necessità delle famiglie. Non neghiamo che qualche rinuncia abbiamo dovuto farla. Almeno per la prima parte dell’anno, infatti, non è stato possibile organizzare il tempo anticipato e il prolungato. Questo per consentire ai bambini di continuare a restare nelle proprie classi con le proprie insegnanti e per garantire a tutti la partecipazione all’intera giornata scolastica dalle 8 alle 15:45. Gli spazi sono stati completamente riadattati: il giardino è stato suddiviso in aree e la stessa sorte è toccata agli spazi interni di uso comune. Grazie alla ristrutturazione dell’anno scorso si sono ricavati molti ambienti che i bambini possono vivere in tutta la loro comodità anche quando il tempo non permette l’uscita in giardino. A distanza di quasi un mese dall’inizio della scuola è un po’ presto per fare un bilancio vero e proprio. Non è stato facile cambiare il modo di vivere la nostra scuola, ma la collaborazione che si è instaurata tra insegnanti, famiglie e la comprensione e la forza dei bambini è stata esemplare. La fatica delle mascherine, il gel, la sanificazione, le distanze… pesano, ma la consapevolezza che questi sacrifici sono oggi più che mai necessari per garantire la continuazione dell’esperienza di crescita dei nostri alunni le rendono più sopportabili e spingono ad andare avanti. Questo autunno sa proprio di primavera, quella che il virus ci ha rubato; la primavera di nuovi sorrisi che sbocciano, nuove scoperte e nuovi cittadini che nascono dopo che l’inverno aveva congelato tutto. La normalità è nuova e diversa, nuove priorità e precauzioni condizionano la nostra quotidianità ma questo non deve impedirci di rinascere, di nuovo. Siamo uomini e donne e questa è la nostra missione!